Territorio
La superficie complessiva della Marsica e di 190.577 ettari, pari al 37,9 per cento del territorio provinciale. La Marsica si estende su di una superficie territoriale molto articolata, tra le più difficili d’Italia: le uniche pianure sono costituite dalla conca del Fucino (14mila ettari), dai piani Palentini (6mila) e da una piccola parte pianeggiante nel Carseolano. L’area ha una escursione massima di altitudine pari a 2.193 metri data dalla differenza tra i 2.486 metri del Monte Velino e i 293 del comune di Balsorano. I dislivelli maggiori sono nei comuni di Magliano dei Marsi (1.802 metri) grazie al Monte Velino, e di Celano (1.698), mentre il comune più pianeggiante e quello di San Benedetto dei Marsi, sulle rive dell’antico lago, con una escursione di appena 50 metri. Il comune della Marsica più alto è quello di Ovindoli con 1.375 metri di altitudine davanti al Municipio. Oltre i mille metri ci sono anche i comuni di Aielli, Bisegna, Cappadocia, Opi e Villavallelonga.

L’area marsicana prende il nome dalla popolazione italica che in passato ha abitato la zona: i Marsi. Si tratta di un valoroso popolo di indomiti guerrieri (“Nec Sine Marsis Nec Contra Marsos”) che inflisse sconfitte, timore e devastazioni al ben più numeroso esercito della Repubblica Romana. Le guerre sociali (da socii, le tribù italiche consociate alla Repubblica) ebbero inizio quando il Senato Romano, con Catone in capo, negarono la cittadinanza ai Marsi e agli altri popoli, dopo molti anni di alleanze militari. Nell’antichità, in Marsica la Marsica era costituita dal Lago del Fucino ad est e a sud, e l’intera Valle del Giovenco. Oggi l’assetto della Marsica è molto diverso e comprende l’intera Valle Roveto e tutta la fascia equa, nella zona del carseolano. Storicamente i Marsi non sono stati mai propensi a essere sottoposti ad amministrazioni estranee.

Nei parchi sono possibili escursioni a piedi, a cavallo, in mountain-bike, escursioni didattiche guidate e birdwatching sui laghi. È possibile inoltre osservare animali in libertà o nelle aree faunistiche. Il Parco Regionale Sirente Velino presenta, al suo interno, il Monte Velino che, con i suoi 2487 metri, è la terza vetta dell’Appennino italiano e il Massiccio del Sirente, separato dal Velino dalla faglia che delimita l’Altopiano delle Rocche. Di particolare interesse nella zona le Grotte di Stiffe. Esse rappresentano uno dei fenomeni carsici più conosciuti dell’Italia centrale. Le grotte sono attraversate da un torrente sotterraneo che forma all’interno della cavità rapide e cascate di notevole bellezza; meravigliose stalattiti e stalagmite adornano inoltre ambi tratti delle grotte. Nel parco sono possibili escursioni a piedi, a cavallo,in mountain-bike, escursioni didattiche guidate, trekking, cicloturismo, arrampicate sportive, sci di fondo e discesa sulle Piste di Campo Felice. Di notevole interesse, nel territorio marsicano, anche la località sciistica di Ovindoli ove è possibile praticare, sulle piste del Monte Magnola, sci di fondo o discesa e, nei mesi estivi, passeggiate montane.

La Marsica è un territorio incastonato nella catena montuosa degli Appennini Abruzzesi. Oggi caratterizzata da numerose vallate, un tempo la Marsica vantava come unico protagonista il lago del Fucino, terzo d’Italia per estensione. Il lago, prosciugato nel secolo scorso dal principe Alessandro Torlonia, ha lasciato il posto ad una fertile pianura nella quale, da allora come oggi, è praticata l’agricoltura. Il prosciugamento del lago ha determinato il fiorire di numerosi centri urbani tra cui Avezzano, Celano, Tagliacozzo, Trasacco, San Benedetto dei Marsi, Pescina, Aielli, Alba Fucens. Il vasto territorio e i Comuni della Marsica sono ricchi di cultura e arte, di chiese e monumenti di diverse epoche. E’ stato fondato anche un “Museo della Marsica”, ospitato nel Castello Piccolomini di Celano. L’istituzione è avvenuta nel 1992 con l’intento di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico abruzzese, sviluppare la ricerca scientifica, oltre a favorire la conservazione e la fruizione, a scopo educativo, culturale e ricreativo, dei beni di pertinenza. La collezione si compone di due considerevoli nuclei: al piano nobile è concentrata l’esposizione dedicata all’arte sacra, che offre una significativa panoramica della produzione artistica nel comprensorio marsicano dal VI al XVIII secolo. Il secondo nucleo, allestito in alcuni ambienti adiacenti il cortile, comprende la raccolta archeologica, costituitasi con i materiali rinvenuti durante i lavori di prosciugamento del lago Fucino, voluti dal Principe Alessandro Torlonia. All’interno della struttura museale, che vanta un alto indice di affluenza, vengono ospitate esposizioni temporanee e manifestazioni culturali e sono attivi servizi educativi destinati a fasce di pubblico diversificate, con programmi opportunamente predisposti.
