Avezzano. Con il primo giorno dell’entrata in vigore dei nuovi orari, arriva il primo disservizio. Il treno 7501 Avezzano-Roma Tiburtina è stato cancellato per problemi alla “macchina” e quindi non avendo altro materiale con cui sostituirlo si è pensato di cancellare la prima corsa quotidiana. Si tratta dell’unica che permette di arrivare a Roma, e quindi sul posto di lavoro con un orario accettabile. L’arrivo è per le ore 7 a Roma Tiburtina. Il treno successivo, il 7503, invece arriva alle 8.06 quindi oltre un’ora dopo. Per chi deve andare fuori dall’area metropolitana di Roma, è un problema timbrare prima delle otto. Infatti, in questi casi si prende la macchina, e a spese proprie si va al lavoro. Chi ha sbagliato? Di chi è la colpa? Perché non è stato approntata un’ alternativa adeguata, come i mezzi sostitutivi, per i tanti pendolari che erano in attesa di partire?
“Menefreghismo vero e proprio”, afferma Daniele Luciani, “con quale diritto il direttore responsabile prende una decisione cosi drastica, lasciando a piedi degli onesti lavoratori, in piedi dalle quattro di mattina/notte per essere in orario alla stazione, e poi vedersi il treno cancellato? Chi è costui? Un vero incapace, indegno del ruolo che occupa. Iniziamo veramente male questa nuova avventura, e se il buongiorno si vede dal mattino non vorremmo che tutto ciò che è stato decantato dai vari “personaggi” politici, vedi treni veloci, si rivelasse un “boomerang nefasto” per loro”.